Il 26/06, il Governo turco, contro gli stessi principi costituzionali di quel paese, ha prima vietato poi disperso con la violenza la manifestazione del Gay Pride ad Istanbul.
Non è la prima volta che le autorità turche usano la violenza contro la comunità LGBT.
Occorre che l’Unione Europea prenda una posizione ferma e decisa ed interrompa qualsiasi rapporto commerciale e politico con la Turchia.
Se la UE vuole sopravvivere dopo il traumatico referendum sulla Brexit, deve saper reagire con forza a tali situazioni ripartendo proprio dai cardini della sua architettura politica: il pieno rispetto per i diritti civili dei cittadini e la salvaguardia delle minoranze.
Ci auguriamo quindi che la Commissione Europea faccia sentire al più presto la sua voce.