Gli organizzatori del Torino Pride hanno dichiarato: «Abbiamo deciso di annullare il Torino Pride 2021 dopo che le istituzioni, in ritardo, ci hanno comunicato che l’evento non poteva svolgersi in quanto manifestazione dinamica». Questo va senza dubbio a scontrarsi con la tolleranza e la concessione di assembramenti (ben più dinamici) per i festeggiamenti degli ultimi Europei di calcio. Gli organizzatori a breve chiederanno alla questura, alla prefettura e al Comune di Torino di poter organizzare in forma statica, il 25 settembre in piazza Castello, un Non Pride.
Alessandro Battaglia, coordinatore del Torino Pride, ci tiene però a precisare che la prefettura di Torino ha informato l’organizzazione sull’impossibilità di svolgere manifestazioni dinamiche solo il 2 settembre, circa due mesi dopo la prima interrogazione. A luglio infatti, durante l’incontro in prefettura, era stato dichiarato che, essendo il Piemonte in zona bianca, non ci sarebbero stati problemi.
Spontanea nasce la polemica, altri Pride nell’estate, fortunatamente, si sono regolarmente svolti nella medesima condizione sanitaria, non parlare della vittoria della Nazionale di calcio agli Europei, con assembramenti ovunque, e delle manifestazioni No Vax e No green pass, che continuano a svolgersi senza divieti.