L’Ufficio Nuovi Diritti ha seguito le vicende di due ragazzi astigiani alle prese con la richiesta di costituzione di Unione Civile.
Eccovi la prima parte della storia. A tutela della privacy i nomi dei protagonisti sono stati oscurati.
In data 25/06, su nostro suggerimento, i due ragazzi hanno scritto agli uffici dello Stato Civile di Asti la seguente email:
Il 05/07 i responsabili dello Stato Civile rispondono nel seguente modo:
In sostanza, quindi, presso lo Stato Civile del Comune di Asti, anche in assenza di decreto attuativo ponte è possibile costituire un’Unione Civile tra persone dello stesso sesso.
Ciò però, a quanto pare, non può essere fatto con una vera e propria celebrazione nelle mani del Sindaco ma solo presso gli Uffici dello Stato Civile che, per altro, sono aperti al pubblico solo nei giorni feriali.
Pur apprezzando l’interessamento e la solerzia con la quale gli degli addetti dello Stato Civile del Comune di Asti hanno tentato di dare attuazione concreta alla Legge 76/2016, non riusciamo a comprendere la motivazione per la quale la costituzione dell’Unione non possa avvenire di fronte al Sindaco (che per Legge è il primo Ufficiale di Stato Civile) con relativa celebrazione preso le Sale del Palazzo Comunale.
Di conseguenza, l’Ufficio Nuovi Diritti ha richiesto un incontro urgente al Sindaco di Asti Fabrizio Brignolo con lo scopo di definire, nelle more dei decreti attuativi, delle linee guida di celebrazione delle Unioni Civili.
La storia continua…