Nuovi Diritti Cgil Asti e l’Associazione Love is Love Arcigay, hanno inviato ai candidati Sindaco di Asti 7 domande “arcobaleno”.
Abbiamo chiesto loro di risponderci entro il 5 giugno prossimo. Le risposte verranno poi diffuse e commentate attraverso un apposito COMUNICATO STAMPA che verrà diramato in modo congiunto dalle associazioni prima della data delle elezioni comunali.
7 DOMANDE “ARCOBALENO” AI CANDIDATI SINDACO DI ASTI
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che la comunità LGBTI potrebbe attestarsi tra il 5 e 10% dell’intera popolazione mondiale.
Alle comunali del 2012, hanno votato oltre 36 mila elettori. Questo significa che nella città di Asti la persone LGBTI che si recheranno alle urne il prossimo 11 giugno per scegliere il nuovo Sindaco/a potrebbero essere, nella migliore delle ipotesi, circa 3.600!
Un bel pacchetto di voti, capace, senza dubbio, di spostare l’ago della bilancia.
Per questo motivo l’Associazione Love is Love Arcigay Asti e Nuovi Diritti CGIL Asti che da anni, sul territorio cittadino, si impegnano nella lotta ad ogni forma di discriminazione con particolar attenzione alle questioni inerenti l’orientamento sessuale e l’identità di genere, ,intendono porre 7 domande (come i colori dell’arcobaleno, simbolo della comunità LGBTI) ai candidati alla carica di Sindaco/a della città di Asti.
Ci aspettiamo risposte precise e puntuali che non lascino margine di ambiguità e vaghezza.
La comunità LGBTI ha necessità di avere le idee chiare in merito alle tematiche prese in considerazione dalle 7 domande. Ciò permetterà l’espressione di un voto cosciente, informato e consapevole.
Ecco le domande:
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Il GAY PRIDE rappresenta una tappa fondamentale sulla via per la rivendicazione di pari dignità ed uguaglianza dei cittadini LGBTI. Lei cosa pensa del GAY PRIDE?
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Cosa ne pensa della Legge sulle Unioni Civili approvata nel 2016? E’ d’accordo a sostenere il matrimonio egualitario?
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L’Italia è tra i Paesi Europei con il più alto numero di episodi di violenza omofobica (in particolar modo tra gli adolescenti). La Legge anti omofobia è però bloccata da oltre tre anni al Senato. Se fosse Lei a decidere, l’approverebbe?
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Il Comune di Torino ha adottato un provvedimento che permette ai dipendenti transgender di identificarsi con il nome del genere al quale sentono di appartenere. Sarebbe disponibile a fare la stessa cosa ad Asti?
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Come pensa di tutelare in ambito comunale le persone LGBTI dalla discriminazione in ambito lavorativo e da episodi di violenza omofobica?
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Da qualche tempo, presso il Comune di Torino è stato istituito il servizio LGBTI .Tra i principali obiettivi di tale servizio troviamo: la lotta alla discriminazione in base all’orientamento sessuale, il contrasto al bullismo omofobico nelle scuole, la formazione specifica ai dipendenti comunali, l’organizzazione di eventi a sostegno delle rivendicazioni della comunità LGBTI. Se diventasse Sindaco/a, istituirebbe un servizio simile presso il Comune di Asti?
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Il Piemonte Pride 2017 si svolgerà, oltre che a Torino, anche nella città di Alba. Da Sindaco/a darebbe il patrocinio ad un ipotetico ASTI PRIDE 2018?
NUOVI DIRITTI CGIL ASTI
ASSOCIAZIONE LOVE is LOVE ARCIGAY